In un mondo in crisi di fiducia, scoraggiato dai tanti scandali e cattivi esempi, poter guardare a una Stella luminosa e invocare una Avvocata che ispira fiducia non è poco. Vivendo questo tempo liturgico sappiamo che abbiamo celebrato la Pasqua, vittoria di Cristo sul peccato e sulla morte e siamo diretti verso la celebrazione della Ascensione del Signore e la Pentecoste, un tempo prezioso, tempo della pedagogia del Risorto. Egli per quaranta giorni si fece vedere e toccare dai suoi discepoli,dando prova palpabile della sua presenza misteriosa e lasciando in mezzo ai suoi credenti Maria, con il un preciso mandato di “Madre” cui il Risorto affida tutti noi suoi figli. Mai forse, come in questi ultimi decenni, Maria è stata presente con la sua sensibilità di madre premurosa, nelle tristi vicende della storia umana. Prova di questa particolare presenza di Maria sono i numerosi Santuari, esistenti non solo in Italia, mèta di assidui pellegrinaggi del popolo credente che ivi esprime la propria fede e sperimenta una vicinanza incoraggiante del cielo di fronte al limite umano. Gesù affidandoci a Maria sua Madre, ci invita a guardare a lei nostro modello di donna e di madre, di credente e di testimone della fede. Il mese di maggio è il mese in cui la tradizione ci invita a onorare Maria ricordando la sua testimonianza di madre a fianco a Gesù e ci sollecita ad invocarla perché non venga mai a mancare la sua protezione sulla nostra umanità, sempre assetata dell’essenziale e bisognosa di un punto di riferimento sicuro a cui guardare. Che Lei non ci faccia mancare il vino nuovo della speranza.
Il parroco